mercoledì 13 maggio 2009

Ecco cosa prevede il disegno di legge sulla sicurezza

In arrivo anche il registro dei clochard e le norme anti-writers

Prolungamento fino a 180 giorni della permanenza nei Centri di esplusione degli extracomunitari, inasprimento del 41 bis per i reati di mafia, obbligo di denuncia del 'pizzo' per i costruttori. Sono queste alcune delle norme più significative del testo all'esame della Camera.
Roma, 13 mag. (Adnkronos) - Introduzione del reato di immigrazione clandestina; prolungamento fino a 180 giorni della permanenza nei Cie, i Centri di identificazione ed espulsione, degli extracomunitari che entrano in Italia senza permesso di soggiorno; istituzione delle ronde, che dovranno essere formate da ex agenti; inasprimento del 41 bis per i reati di mafia; obbligo di denuncia del 'pizzo' per i costruttori. Sono queste alcune delle norme più significative del ddl sicurezza del governo.

Il voto finale dell'assemblea di Montecitorio sul provvedimento nel suo complesso è previsto per domani nella tarda mattinata. Oggi la Camera ha votato i tre maxiemendamenti al testo.

L'immigrazione clandestina ('ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato') diventa quindi un reato. I clandestini non rischiano l'arresto ma un'ammenda dai 5mila ai 10mila euro. La norma renderà possibile denunciare i clandestini all'autorità giudiziaria. L'extracomunitario che arriva in Italia senza permesso di soggiorno potrà essere trattenuto nei Cie fino a 180 giorni. Ora il periodo è di due mesi. Le nuove norme, inoltre, prevedono che per avere la cittadinanza si dovranno pagare 200 euro. Per il permesso di soggiorno invece il contributo sarà fissato dai ministeri dell'Interno e dell'Economia e potrà oscillare tra gli 80 e i 200 euro. Il coniuge straniero di un cittadino italiano può acquisire la cittadinanza quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se risiede all'estero.

Saranno intensificati i controlli sul trasferimento di valuta per contrastare il riciclaggio anche ai fini di finanziamento al terrorismo. Gli agenti di attività che si occupano dell'incasso e del trasferimento dei fondi dovranno conservare per 10 anni una copia del titolo di soggiorno se chi ordina l'operazione è cittadino extracomunitario. La cancellazione dall'elenco degli agenti è la sanzione per chi non ottempera a tale obbligo.

Inoltre, lo straniero che, raggiunto da provvedimento di espulsione, continua a rimanere illegalmente in Italia nonostante il provvedimento del questore, va incontro ad una pena detentiva da sei mesi a un anno se l'espulsione è stata disposta perché il permesso di soggiorno è scaduto da più di 60 giorni e non ne è stato chiesto il rinnovo o se la domanda di titolo di soggiorno è stata rifiutata. La pena va da uno a quattro anni se lo straniero è raggiunto da un provvedimento di espulsione perché è entrato in Italia illegalmente o non ha chiesto il permesso di soggiorno nel termine prescritto, in assenza di cause di forza maggiore. La pena aumenta da uno a cinque anni se lo straniero destinatario dell'ordine di espulsione e di un nuovo ordine di allontanamento continua a rimanere illegalmente in Italia.

Rischia il carcere fino a tre anni chi dà in alloggio o affitta anche una stanza a stranieri che risultino irregolari al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione. Ma ci deve essere un ingiusto profitto. Le nuove norme prevedono tra l'altro l'istituzione presso il ministero dell'Interno di un fondo rimpatri per finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine.

Nel provvedimento trovano posto le ronde, fortemente volute dalla Lega: associazioni di cittadini potranno segnalare alle forze dell'ordine situazioni di disagio sociale o di pericolo. Saranno iscritte in elenchi, non potranno essere armate e prioritariamente dovranno essere formate da ex agenti.

In arrivo anche il 'registro dei clochard': coloro che sono senza fissa dimora saranno schedati in apposito registro istituito presso il Viminale.

Ritorna il reato di oltraggio a pubblico ufficiale: chi insulta un pubblico ufficiale rischia fino a 3 anni di carcere. Ma se si risarciscono agente ed ente cui questo appartiene, il reato si estingue. Nessuna condanna, invece, se è il pubblico ufficiale ad aver commesso atti arbitrari.

Il provvedimento del governo affronta anche questioni legate ai reati di mafia: vengono inasprite le norme del 41 bis, che ora prevede una detenzione più lunga di 4 anni. Inoltre, per impedire che dalle carceri i boss mafiosi possano esercitare il loro potere sul territorio, i detenuti sottoposti al 41-bis saranno destinati all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, preferibilmente in aree insulari, o comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto e custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria. Stretta anche sui colloqui con parenti e avvocati e sull'ora d'aria: la permanenza all'aperto sarà ancora consentita, ma con maggiori restrizioni: non potrà superare le due ore e non potrà aver luogo tra più di quattro persone. Saranno introdotti alcuni accorgimenti per evitare che si comunichi tra detenuti, si scambino oggetti e si cuociano cibi. Si punisce con la reclusione da uno a quattro anni chiunque consenta ad un accusato di mafia, sottoposto a regime del carcere duro, di comunicare con altri.

Rimarranno intatti i poteri del Procuratore antimafia, che in un primo momento si era pensato di modificare. Nel provvedimento, poi, è stata reintrodotta la norma che esclude da appalti pubblici gli imprenditori, se non denunciano le estorsioni nei loro confronti. Il testo approvato dalla Camera era stato modificato rispetto a quello varato dall'assemblea di palazzo Madama: ora è prevista la possibilità dell'esclusione di punibilità per l'imprenditore che non ha denunciato per 'stato di necessità''.

Il provvedimento contiene anche le norme 'anti-writers': carcere fino a tre mesi e multa da mille a tremila euro per chi danneggia cose di interesse storico o artistico. Se il fatto è commesso su beni immobili o mezzi di trasporto pubblici la pena è la reclusione fino a sei mesi o la multa fino a mille euro. Punito con la sanzione amministrativa di mille euro anche chi vende bombolette spray contenenti vernici non biodegradabili ai minori di diciotto anni. Previste inoltre norme a favore del decoro urbano: sanzioni amministrative non inferiori a 500 euro per chi sporca le strade e multe da 500 a mille euro per chi getta rifiuti dal finestrino delle auto in sosta o in movimento.

In arrivo anche misure anti-accattonaggio: carcere fino a tre anni per chi si avvale per mendicare di un minore di quattordici anni.

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