mercoledì 24 giugno 2009

INIZIATIVA BRESCIA

Sabato 27 giugno dalle ore 20
in piazza Rovetta – largo Formentone a Brescia
 
Brescia migrante e antirazzista in festa socialità, musica, bevande e cibi proibiti (dalla nuova legge regionale) come pizze, gelati e addirittura kebab la sicurezza che vogliamo tutte e tutti, italiani e migranti, è quella di non essere sfruttati, di non essere precari, di non dover chiedere permesso per essere liberi.
Noi non abbiamo paura.


- A Brescia la polizia locale del vicesceriffo Rolfi è sempre a caccia di immigrati senza permesso di soggiorno, nelle strade, dentro le case e i negozi, fin dentro gli ospedali, fin dentro gli uffici dell’anagrafe tra chi vuole sposarsi o registrare la nascita di un figlio.
Inoltre, un nuovo regolamento di polizia urbana impone divieti di ogni sorta ai migranti e a chiunque voglia vivere le piazze e i parchi, magari mangiando un panino, bevendo una birra, giocando a palla, sedendosi.
 
- Il governo nazionale vara il cosiddetto “pacchetto sicurezza”, legge che considera criminali da condannare gli immigrati senza permesso di soggiorno. A loro e ai loro figli impedisce anche, di fatto, l’accesso ai servizi ospedalieri e scolastici, l’iscrizione anagrafica, la possibilità di avere una casa.
Contemporaneamente, l’ottenimento e il rinnovo del permesso di soggiorno diventano sempre più difficili e costosi. L’aumento del numero degli irregolari è conseguenza certa.
 
- In base ad una direttiva del governo, anche a Brescia il prefetto emana un’ordinanza che impone fra l’altro il divieto di manifestare nel centro storico nei fine settimana.
 
- La Regione Lombardia decide di garantire la sicurezza e il decoro urbano attraverso nuove rigide regole e sanzioni mirate contro i venditori e i consumatori di panini kebab.
La città di Paroli e Rolfi vieta, controlla, contrappone, discrimina. E’ razzista. Diffonde esclusione e insicurezza. E’ antisociale.
La città di Paroli e Rolfi misura il decoro del centro storico esclusivamente sugli affari dei bottegai.
Non per colpa dell’afa estiva, in città l’aria si fa opprimente.
Fa crescere la voglia di uscire di casa. Di stare all’aperto, in tanti. Di riprendersi le piazze. Di respirare un’altra aria. Di essere libere e liberi.
La crisi, chi deve pagarla? I razzisti al governo vogliono scaricarla su chi paga da sempre, le lavoratrici e i lavoratori. Indicano i lavoratori immigrati come il nemico pubblico per renderli ancora più ricattabili e per fomentare guerre tra poveri.
 
La loro crisi se la paghino gli speculatori, i banchieri, gli industriali!
 
Associazioni migranti e antirazziste di Brescia

INIZIATIVA ROMANA

GIOVEDÌ 25 GIUGNO, ORE 18.00
ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA DELLA MARRANELLA
 
RESPINGIAMO IL PACCHETTO SICUREZZA!
 
Dopo mesi di discussioni, rinvii e voti di fiducia che hanno ignorato ogni forma di protesta, il governo Berlusconi si appresta ad approvare definitivamente in senato il disegno di legge 733, noto come "pacchetto sicurezza": una legge che nega i diritti fondamentali delle persone, siano esse migranti che native.
 
Il pacchetto introduce il reato d'ingresso e soggiorno illegale, che colpisce le persone migranti, cancellando il loro diritto a esistere, all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alla casa. Se il ddl sarà approvato, chi è senza permesso di soggiorno non potrà più ricevere cure mediche, riconoscere figlie e figli alla nascita, sposarsi o inviare i soldi a casa.
 
Si introducono le ronde mentre in nome del "decoro urbano" continuano gli sgomberi e la ghettizzazione degli insediamenti rom e le aggressioni di stampo razzista e xenofobo. Le ordinanze dei sindaci limitano il diritto a incontrarsi nei parchi e nei luoghi pubblici o a manifestare per le strade e nelle università.
 
Prima ancora di essere approvato, il pacchetto sicurezza ha già ucciso: dalla donna incinta morta dissanguata a Bari per la paura di essere denunciata in ospedale, alle persone morte nei CIE (centri di identificazione ed espulsione) per le violenze, perché non ricevono un'assistenza sanitaria adeguata o per la disperazione di vedersi consegnare un decreto di espulsione, che significa essere rispedite/i in luoghi di conflitto o nelle carceri libiche, spesso dopo aver vissuto e lavorato duramente e senza diritti per molti anni nel nostro paese.
 
Ma c'è una parte della società che in questi mesi ha espresso nei modi più disparati il proprio dissenso: medici e insegnanti, migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo, scuole d'italiano, donne, femministe e lesbiche, gay e trans, studenti e occupanti di casa, singoli/e e associazioni vogliono respingere al mittente il pacchetto sicurezza e le politiche razziste di questo governo. A Roma, come in molte altre città italiane, si sono moltiplicate le iniziative che hanno denunciato con forza le condizioni di vita nei CIE e la brutalità delle politiche dei respingimenti, protestando contro una legge che, dietro una falsa esigenza di sicurezza, nasconde la chiara volontà politica di gestire in maniera repressiva la crisi che stiamo vivendo.
 
Crediamo che sia necessario sentirsi tutte e tutti coinvolti in quanto sta accadendo, creare spazi di dibattito sempre più ampi e moltiplicare le iniziative di protesta in ogni città, a partire dalle giornate di discussione e approvazione del pacchetto sicurezza.
 
Vogliamo prendere la parola, per lottare insieme, italiane/i e migranti, a partire dai nostri territori, perché desideriamo una società aperta all'incontro tra tutte le differenze, perché l'unica sicurezza che vogliamo è libertà e diritti per tutte e tutti!
 
·         Per coordinarci e organizzare momenti di denuncia pubblica sulle norme razziste del pacchetto sicurezza, nella giornata di martedì 30 giugno, nelle modalità che ognuna/o deciderà di mettere in pratica;
 
·         per dire che noi non siamo spie, che noi non denunciamo, che l'unica cosa che respingiamo è il pacchetto sicurezza e che saremo davanti al senato mercoledì 1° luglio, durante la discussione del ddl 733, per gridare forte la nostra rabbia;
 
·         per costruire insieme una mobilitazione nazionale contro i lager che chiamano CIE e il razzismo di Stato nel prossimo autunno;
 
la Rete contro il pacchetto sicurezza invita tutte e tutti a partecipare a un momento di incontro pubblico: giovedì 25 giugno, alle ore 18.00, in piazza della Marranella, nel quartiere di Torpignattara, dove convivono tanti/e cittadini/e del mondo e dove il razzismo istituzionale sta tentando di alimentare l'odio per la diversità e la guerra tra poveri/e.
 
RETE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA
http://nopacchettosicurezza.noblogs.org
pacchettosicurezza@anche.no

Report riunione Comitato Organizzativo

Si è tenuta la riunione del Comitato Organizzativo SABATO 20 GIUGNO 2009 a Torino.
Alla riunione hanno preso parte Edda dalla Lombardia, Brahim dalla Toscana, Abou e Voykan dal Piemonte come membri del Comitato Nazionale Organizzativo. Inoltre erano presenti come ospiti (su proposta di Abou) Gloria, José e Marco del Collettivo Auto-organizzazti di Torino.

Come da mandato ricevuto dall’assemblea di Roma del 5 aprile 2009, si è elaborato una traccia di lavoro per scrivere la bozza di documento da presentare e discutere in tutte le città verso il Congresso Nazionale degli Immigrati.
Questa bozza verrà inviata entro l’8 luglio agli altri componenti del Comitato Nazionale Organizzativo non presenti alla riunione del 20 giugno.
Entro il 30 luglio, i membri del Comitato Nazionale Organizzativo dovranno far arrivare le loro modifiche, aggiunte e commenti alla bozza proposta.
Una volta definita, la bozza di documento sarà spedita a inizio agosto a tutte le città e realtà attive e interessate al percorso verso il Congresso Nazionale degli immigrati ad aprile 2010.
Da quel momento in poi, la bozza di documento sarà oggetto di discussione in ogni singola città. Ogni città potrà modificare, aggiungere o ratificare i contenuti presenti nella bozza. I membri del Comitato Organizzativo Nazionale, ma non solo, hanno il dovere di cercare di organizzare presentazioni e discussioni della bozza di documento nelle proprie regioni di appartenenza.
Un membro del Comitato Nazionale Organizzativo o un rappresentante scelto dalle realtà cittadine, dovrà sempre essere presente a queste discussioni.

Sul versante delle iniziative, si è deciso di promuovere per settembre una riunione nazionale che sia convocata dall’Assemblea per il Congresso Nazionale degli Immigrati, insieme alla più ampia rete dei soggetti rappresentativi dell’antirazzismo in Italia. Un breve appello che chiami a una riunione per discutere sulla necessità di organizzare un appuntamento (manifestazione) nazionale, il più unitario possibile, come sollecitato dalla nostra assemblea il 5 aprile a Roma.

Chiediamo per tanto ai membri del Comitato Organizzativo, di esprimere il proprio punto di vista circa l’organizzazione di questa riunione nazionale. Per rendere operativo il lavoro, sono stati incaricati Edda, Abou, Brahim e Voykan (volontiere altre persone) nel avviare i primi contatti per questa riunione nazionale antirazzista.

Torino, 20 giugno 2009