giovedì 26 marzo 2009

REPORT INCONTRO NAZIONALE DEGLI IMMIGRATI E IMMIGRATE A FIRENZE

Il giorno 15 febbraio si sono incontrati, a Firenze, cittadini immigrati e immigrate appartenenti e non ad alcune delle organizzazioni presenti in alcune città d'Italia.

All'ordine del giorno c'era la discussione sulla necessità di opporre all'onda razzista, xenofoba e discriminatoria accresciuta a seguito dei nuovi provvedimenti concepiti dall'attuale governo (decreto sicurezza e non solo) che si sommano alle conseguenze devastanti prodotte dalle norme contenute nella legge Bossi-Fini- una risposta responsabile e tempestiva dagli stessi immigrati/e.

Gli intervenuti, presso atto della grave crisi economica e sociale che colpisce l'intera collettività, a cominciare dai lavoratori, concordano nel affermare che questa crisi, di fatto, i lavoratori e le lavoratrici la stanno già pagando con i licenziamenti e la cassa integrazioni subiti in nome dell'abbassamento della produttività e/o della pseudo carenza di commesse delle aziende. I lavoratori immigrati e immigrate questa crisi la pagano in modo particolare, oltre a licenziamenti e cassa integrazione la loro scelta di costruire un presente e un futuro in questo paese è a rischio: rischiano di perdere il permesso di soggiorno perché, come non tutti sanno, è stato legato indissolubilmente al contratto di lavoro; rischiano come i lavoratori italiani di andare ad ingrossare l'emergenza abitativa per la perdita dell'alloggio, non potendo più pagare affitti e mutui: e possono finire nei centri di detenzione e identificazione, una volta costretti alla clandestinità, con susseguente pericolo di subire le espulsioni.

È stata ribadita la necessità di continuare, e rilanciare il processo di protagonismo, auto-organizzazione e auto-rappresentanza dei cittadini immigrati attraverso azioni, iniziative e battaglie da concordare e da mettere in atto in tempi brevi.

Alcune di queste sono: la ripresa della battaglia per la cittadinanza, da quella per il diritto dei bambini, figli di immigrati/e, nati in Italia ad essere riconosciuti italiani dalla nascita, a quella di residenza denunciando i tempi lunghi e l'uso improprio della discrezionalità della concessione a cui vanno incontro le domande di cittadinanza presentate dai cittadini immigrati/e. L'individuazione di modalità per porre all'attenzione della società i problemi derivanti dalla clandestinizzazione e dalla regolarizzazione negata che attentano direttamente ai diritti fondamentali di ogni cittadino, garantiti dalla Costituzione italiana all'art 2, come sta accadendo con l'introduzione tramite decreto della negazione del diritto alla salute ai cittadini immigrati privi di permesso di soggiorno.

Riguardo al decreto sicurezza e alle altre norme sparse nei vari decreti, senza dimenticare le ordinanze comunali, si preannuncia una campagna che non si esaurirà nelle iniziative di appoggio e collaborazione con gli operatori sanitari, già in atto in alcune territori, che si rifiutano di assecondare tale imbarbarimento, ma continuerà con una raccolta firme a livello nazionale per chiedere l'abolizione di tali norme, presenti nei vari decreti del governo e nelle ordinanze locali, che si configurano come attacco specifico ai cittadini immigrati, scelti strumentalmente come capri espiatori.

L'assemblea s'impegna a denunciare, in tutte le sedi opportune, la promozione dell'odio razziale, della xenofobia e del razzismo palesate in queste norme; si propone di fare discussioni pubbliche sulle quelle emanate in nome della sicurezza, per confutare l'idea diffusa che gli immigrati, tutte e tutti indiscriminatamente, ne costituiscono un pericolo; sull'analisi degli effetti della crisi economica sulla vita degli immigrati; infine ribadisce l'affinità naturale con chi, i cittadini italiani di buon senso, si oppone all'uso indiscriminato della decretazione, da parte del governo centrale e locale. Gli immigrati e immigrate non sono affatto dei fuori legge, ma cittadini che conoscono, difendono i propri diritti e rispettano i valori contenuti nella Costituzione italiana.

L'assemblea si è chiusa dopo 5 ore di discussione con il proposito di iniziare un percorso che, a partire da incontri territoriali con le varie realtà operanti in ambito immigrazione, confluisca in una grande appuntamento nazionale pubblico da realizzare a Roma il 5 aprile 2009 che diventi il luogo dove decidere, in forma assembleare e partecipata, quale organizzazione o soggetto, quali strumenti e quali metodologie usare per attuare le iniziative volte ad ottenere il rispetto dei cittadini immigrati, dei loro diritti e la garanzia di sicurezza per loro e per l'intera società di cui sono una parte importante.

ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI IMMIGRATI A FIRENZE
Unione Cittadini Immigrati Roma, Movimento Migrantes Y Familiares MFAM – Ass. Todo cambia Milano – Comitato Immigrati Napoli – Ass. Dhuumcatu - Lega Albanesi Illiria – Ass. Filippini Roma – Comitato Immigrati Roma – Ass. Sunugal Milano - Ass Insieme per la Pace - Ass Mosaico Interculturale – Federazione Senegalesi della Toscana –
SdL intercategoriale - Ass. FOCSI (Roma); Ass. Bangladesh (Roma); Uai (Como); Sdl
intercategoriale; Centro delle culture (Milano); Ass. Punto di partenza;
Movimento lotta per la casa (Firenze); Ass. El Mastaba (Firenze); Ass.
Arcobaleno (Riccione); Sunugal (Milano); FAT; Studio 3R di mediazione; Centro
delle culture (Firenze); Andres Barreto; Vojslao Stojanovrc (resp. Immigrazione
PRC-Torino); Mohamed Badaoui

Firenze, 15 febbraio 2009

Nessun commento:

Posta un commento