lunedì 18 gennaio 2010

Dal CiE di Lamezia Terme

La rete antirazzista, composta da esponenti di Cosenza e Lamezia, si è recata, in delegazione, presso il CIE di Lamezia Terme dove sono detenuti dieci migranti provenienti dal campo di Crotone dove erano stati portati a seguito delle tristi vicende di Rosarno. Lo scopo della visita era quello di constatare le loro condizioni in modo da offrire supporto legale oltre che solidarietà e vicinanza da parte delle realtà di movimento della Calabria. La delegazione accompagnata dall’Onorevole Cesare Marini ha incontrato numerose difficoltà per entrare all’interno del CIE, è stata, infatti, negata la possibilità ad esponenti della rete e a personale legale di entrare; addirittura lo stesso Onorevole è stato lasciato entrare, da solo, dopo cinquanta minuti di incomprensibile attesa. È la prima volta che assistiamo ad un simile evento!
Durante la breve visita dell’Onorevole la delegazione ha raccolto, da dietro le sbarre, i racconti di alcuni ragazzi detenuti, l’ennesimo grido di rabbia e disperazione che raccogliamo ogni volta che ci troviamo in questi autentici lager dei nostri giorni. Tutti chiedevano a gran voce che noi entrassimo per costatare coi nostri occhi le aberranti condizioni in cui sopravvivono e lamentavano il fatto di essere totalmente abbandonati da Dio e dal mondo.
A questo si aggiungono numerose provocazioni di cui la delegazione è stata oggetto da parte di sedicenti giornalisti.
Non è che una tappa del percorso di lotta intrapreso dalla rete antirazzista calabrese che andrà avanti nei prossimi giorni, in vista dell’assemblea nazionale antirazzista che si terrà il prossimo 24 gennaio a Roma.

Rete antirazzista - 16 gennaio 2010

Nessun commento:

Posta un commento