venerdì 13 novembre 2009

Sgomberata la ex fabbrica Heineken, circa 200 persone abbandonate per strada.

Roma, 12 novembre
Questa mattina circa 200 persone rom rumene sono state sgomberate dall’edificio della ex fabbrica Heineken in via dei Gordiani dove si erano provvisoriamente “sistemate” a seguito dello sgombero avvenuto ieri dell’insediamento dove vivevano da tempo.

Lo sgombero è avvenuto senza che nessun rappresentante delle associazioni, nessun legale, mediatore culturale e giornalista si potesse avvicinare all’area e senza che nessun funzionario del Comune e delle forze di polizia desse notizia di ciò che stava avvenendo all’interno.

Non riusciamo tutt’ora ad avere notizie di circa 20 persone che sono state portate via su un autobus terrorizzate e in lacrime. Non riusciamo a capire come si possa sgomberare un area e non proporre nessuna alternativa alle persone se non quella della divisione delle famiglie, il rimpatrio o la strada.

Ci chiediamo anche perché chi ha deciso tale sgombero non ha trovato una seria soluzione di accoglienza per queste persone abbandonandole ancora una volta a loro stesse.

Tale operazione, invece di aiutare persone che vivono un disagio ma che cercano tutti i giorni di costruirsi una vita su questo territorio, dimostra l’inadeguatezza delle istituzioni sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione. Ne è la dimostrazione la presenza di insegnanti e dirigenti delle scuole che i bambini frequentano che si chiedono come sia possibile costruire giorno per giorno percorsi di integrazione, reti sociali di sostegno e relazioni che vengono distrutte in un paio di ore dalla brutalità di azioni del genere.

L’Arci insieme con le persone sgomberate e tutte le associazioni che hanno seguito la vicenda sarà domani alle ore 12:30 in VII municipio(conferenza stampa) per avere delle risposte e delle soluzioni alternative a quelle fino ad oggi proposte.



In merito allo sgombero dell’occupazione rom di Via Gordiani, a Roma, Claudio Graziano, responsabile ARCI Immigrazione Roma e Lazio, dichiara che “gli sgomberi polizieschi sono atti scellerati, aumentano i problemi dei Rom e del territorio intero. In questo caso, sono stati sgomberate 200 persone, presenti in modo provvisorio nel Municipio VII da più di un anno, dove il processo di integrazione aveva già dato ottimi risultati. Lo dimostra la presenza delle insegnanti e la direttrice della scuola “Iqbal Masih”, che per tutta la mattina hanno cercato i genitori dei bambini e delle bambine regolarmente presenti in classe, anche oggi. Inoltre, denunciamo che non è stato permesso l’ingresso all’occupazione alle associazioni di tutela, i mediatori culturali, gli interpreti, gli avvocati, gli insegnanti, oltre che ai giornalisti. Questa operazione di sgombero dimostra la continua violazione in Italia e dei diritti umani nei confronti dei migranti e dei Rom; siamo ancora sconvolti dallo sgombero disumano dell’insediamento di S. Nicola Varco a Eboli.

Il Sindaco Alemanno si fa forte con i deboli, non affronta i problemi delle persone ma preferisce cacciare i poveri. Queste azioni violente non risolvono la situazione dei campi Rom presenti sul territorio romano, ma aumentano la confusione ed il disagio. C’è la totale assenza di una programmazione concreta, mentre le dichiarazioni verbali dell’amministrazione comunale rivendicano un impegno inesistente.

Come ARCI e con tutte le associazioni romane, ci chiediamo che tipo di città vuole amministrare questa giunta, se quella delle squadracce che irrompono nelle occupazioni operaie, se quella degli sgomberi dei cittadini poveri, se quella dei pestaggi agli omosessuali e ai migranti. Vorremmo sapere se Roma è ancora la città dell’accoglienza, oppure se quello a cui assistiamo quasi quotidianamente è il nuovo modello di convivenza civile che vuole imporci la giunta comunale.

Non sappiamo dove siano le persone sgomberate oggi, deportate con un pullman chissà dove. L’ARCI pensa che si debba dare una risposta civile a queste situazioni, che si debba arrivare ad un superamento pacifico dei campi rom, dovrebbe esserci accordo tra amministrazione comunale, cittadinanza ed i Rom stessi.

Claudio Graziano resposabile immigrazione ARCI di Roma tel 3356984279-0641734712 www.arciroma.it

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