venerdì 20 novembre 2009

Comunicato su azioni razziste da parte del Comune di Coccaglio e del Comune di Milano.

La giunta del comune di Coccaglio (Bs), a maggioranza PDL-LEGA NORD-PART.PENSIONATI, ha deliberato e messo in atto l'operazione "White Chistmas" che, a partire dalla fine di ottobre sino al 25 dicembre 2009, sta scandagliato le case dei cittadini immigrati (1560 su una popolazione di 7.000 abitanti circa) domiciliati sul territorio comunale, in maniera metodica e sistematica, tramite la polizia locale, al fine "amministrativo" di verificare il permesso di soggiorno.

Tra veri obiettivi di questo provvedimento, vi è la revoca d'ufficio della residenza anagrafica a tutti coloro che hanno il permesso di soggiorno scaduto da sei mesi, che comporta la perdita del diritto ad abitare in Coccaglio, la cancellazione dal servizio sanitario nazionale e il rischio concreto di espulsione.

Dopo l'approvazione delle “Disposizioni in materia di sicurezza”, dello scorso luglio 2009, da parte del governo Berlusconi, il vero obbiettivo dei primi zelanti sindaci di centro-destra è di “iniziare a fare pulizia” dei cittadini immigrati, così come dichiara, senza ambiguità, il dott. Franco CLARETTI, sindaco di Coccaglio.

In questo comune, non sussistono nemmeno ragioni di ordine pubblico, perché, come ammette lo stesso sindaco “Da noi non c'è criminalità”, che la vulgata razzista vorrebbe che sia associata alla presenza di cittadini immigrati.

Le vere motivazioni di questa operazione di "pulizia", attuata mediante una pretestuosa indagine amministrativa, sono la politica razzista e la cultura identitaria, che vengono teorizzate e messe in pratica dai partiti di centro-destra, sia in ambito nazionale che sul territorio locale.

Il cittadino immigrato è discriminato e segregato perché non viene riconosciuto identico e non è codificabile nei registri di sangue e di suolo della cosiddetta comunità locale.

Il lavoratore immigrato è definito come colui che ruba il lavoro:
“li facciamo lavorare nelle nostre aziende…specialmente in un momento di crisi come questo, non ci possiamo più permettere!”.

Che fruisce "illegittimamente" dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione di istruzione, salute, e libera espressione di pensiero: “istruiamo i loro figli nelle nostre scuole…li curiamo nei nostri ospedali…tolleriamo la loro religione” (da un volantino della Lega Nord Franciacorta ottobre 2009).

All'interno di questa logica razzista, si stanno attuando perseveranti azioni di rastrellamento contro i rom, attraverso l'abbattimento delle loro abitazioni, con il fine di cacciarli e di disperderli, così come sta pianificando la giunta di centro-destra di Milano (cancellazione del campo rom di via Rubattino).


Denunciamo questi comportamenti razzisti e discriminatori, che hanno come finalità la divisione tra i lavoratori unicamente per provenienza nazionale.



Sappiamo che è colpa di questo sistema economico e di questa organizzazione del lavoro la grave crisi che si sta attraversando, che fa aumentare il costo della vita, riduce i salari, precarizza il lavoro, mette in cassa integrazione e licenzia: fa ricadere i pesanti costi economici e umani unicamente sulle famiglie dei lavoratori.

CUB IMMIGRAZIONE

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