mercoledì 9 dicembre 2009

ADDIO SHER KHAN

E' morto un vecchio compagno, è morto Sher Khan, è stato trovato morto a piazza Vittorio dove non era difficile incontrarlo. Aveva trascorso ancora una volta un fermo nel CIE di ponte galeria, le guardie anti immigrati lo conoscevano da più di venti anni ed erano abituati a mandarcelo e farlo uscire per rimandarcelo dentro di nuovo... forse ha ceduto il suo cuore, forse ha ceduto davanti al freddo, forse aveva già ceduto all'alcol... sher khan non ha mai ceduto davanti ai sui aguzzini siano stati essi fascisti, guardie o guardie fascisti.
Sei giunto alla fine del viaggio sher khan... nessuno ti chiederà più il permesso di soggiorno sapendo che non ce l'hai per rimandarti a ponte galeria.
ciao
andrés


Trovato morto per freddo Sher Khan

partecipò all'occupazione della Pantanella
Era Sher Khan, leader dell'occupazione della Pantanella, l'uomo morto martedì notte forse per il freddo in piazza Vittorio. Pakistano, 55 anni, Khan aveva partecipato all'occupazione dell'ex pastificio 'Pantanella' insieme a Dino Frisullo e don Luigi Di Liegro. Negli anni si era impegnato in numerose lotte sociali diventando un punto di riferimento per la comunità pakistana e per i migranti di Roma
Era stato uno dei fondatori delle prime associazioni di comunità migranti a Roma, l'uomo trovato morto martedì notte in piazza Vittorio, presumibilmente per il freddo. Sher Khan, pakistano, 55 anni, aveva partecipato all'occupazione dell'ex-pastificio "Pantanella" a cavallo della fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 insieme al fondatore della Caritas, don Luigi Di Liegro.

In quel periodo nacque l'associazione United Asian Workers Association (Uawa), una delle prime organizzazioni di migranti che Sher Khan presiedeva. Aveva partecipato alle lotte che le prime associazioni di migranti a Roma avevano portato avanti negli anni '90 sul lavoro, sul diritto alla casa e sull'asilo politico. "Lui stesso era un rifugiato politico - racconta Alessandra Caligiuri dell'associazione bengalese Dhuumcatu che con Sher Khan aveva condiviso battaglie politiche - eppure, soltanto tre giorni fa era uscito dal Cie di Ponte Galeria dove era stato trasferito. Sher Khan in questi anni ha subito una vera e propria persecuzione da parte delle autorità".

Lo scorso settembre era stato sgomberato dallo stabile occupato di via Salaria, quello degli "ingovernabili". "In quanto single, l'amministrazione cittadina non gli ha trovato neppure un posto dove andare a dormire - dice Caligiuri - Sher Khan è l'ennesima vittima del fallimento delle istituzioni sulle politiche d'accoglienza degli immigrati". A decidere sulla data del funerale sarà la comunità pakistana di Roma che si riunirà in assemblea a piazza Vittorio.

A chiamare i carabinieri erano stati alcuni passanti che, dopo aver pensato per qualche istante che dormisse, si sono insospettiti. La sua salma verrà sottoposta ad autopsia per stabilire le cause del decesso. Pare che avesse avuto un infarto circa 2 anni fa.Fonti del 118 riferiscono che sul corpo dell'uomo non sono visibili segni di violenza.


Sull'episodio è intervenuto anche il capogruppo di Sinistra arcobaleno nel I Municipio, Letizia Ciccioni, che denunciando quanto avvenuto afferma che "è indecente per una città come Roma che tali situazioni di degrado umano e sociale non siano nell'agenda delle priorità dell'amministrazione comunale, che sembrerebbe fare solo a parole politiche di assistenza, che poi nei fatti vengono puntualmente smentite".

Immediata la replica del sindaco Gianni Alemanno. "Il piano freddo partira' come ogni
anno e darà un ricovero a tutti coloro che non hanno un luogo dove andare a dormire per proteggersi dal freddo", ha detto Alemanno che ha aggiunto: "Fino ad ora la temperatura non si era abbassata tantissimo, in ogni caso siamo già pronti a partire con il piano messo a punto dall'assessore Belviso".
(09 dicembre 2009)

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