martedì 15 settembre 2009

LAMPEDUSA PORTA D'EUROPA

SABATO 19 settembre 2009 – ore 17 ASSEMBLEA

Interverranno: Francesco Viviano – giornalista, Dagmawi Yimer- protagonista e autore di “Come un uomo sulla terra”,Maria, Elena Vittorietti – giornalista, rappresentanti delle associazioni promotrici

DA LAMPEDUSA: NO AI RESPINGIMENTI

ED ALLE STRAGI DI MIGRANTI NEL MEDITERRANEO


L’Italia deve rivedere le politiche di accoglienza dei migranti rispettando i diritti umani e gli accordi internazionali
Il nostro paese non può tagliarsi fuori dal novero dei paesi tenuti al rispetto del principio di non respingimento previsto dalla Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati. Ai migranti che arrivano sul territorio nazionale spinti dalla disperazione, dalla miseria, dalla fame nessuno può negare i trattamenti previsti da specifici accordi internazionali sottoscritti anche dall’Italia. Rinviarli in paesi come la Libia che non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra del 1951 e dove non sono garantiti i diritti umani basilari, costituisce un atto di barbarie oltre che una violazione degli accordi. Riteniamo che sia necessario fermare le violenze inflitte a migliaia di esseri umani arrestati e deportati dalla polizia libica al fine di impedirne l'emigrazione verso l'Europa .Riteniamo che sia necessario chiarire le responsabilità del governo italiano rispetto a questa situazione e auspichiamo che su questo si pronuncino la Commissione Europea, la Corte Europea dei diritti dell’uomo e la magistratura italiana

È per questo motivo che chiediamo:
- che il Governo riveda le politiche di contrasto, piuttosto che di accoglienza, dei migranti diretti verso l’Italia in modo che in violazione del divieto di respingimenti collettivi non si ripetano episodi di respingimenti di massa di persone intercettate o soccorse in mare o comunque prima che possano esercitare il loro diritto di richiesta di asilo, come previsto dalle direttive comunitarie e dalla Costituzione italiana ; - che non siano sottoposti a procedimento penale tutti coloro che operano azioni di salvataggio in mare conducendo i naufraghi in un “luogo sicuro”, come imposto dal diritto internazionale del mare
- che si renda possibile a tutti gli operatori del servizio sanitario nazionale, delle scuole e di tutte le strutture pubbliche di esercitare il loro dovere secondo il principio di universalità, prestando assistenza a tutti coloro che glielo richiedano senza esclusioni legate alla nazionalità o al possesso della regolare documentazione prevista dalle regole di soggiorno sul nostro Paese;
- che si provveda a migliorare le condizioni di vita nelle strutture di prima accoglienza dei migranti permettendo agli operatori delle associazioni di volontariato di svolgere opera di assistenza e di integrazione - che non si sottopongano i titolari della protezione sussidiaria a pratiche defatiganti per il rinnovo periodico dei permessi di soggiorno, con la richiesta di documenti come il passaporto che molti di loro non possono chiedere alle rappresentanze diplomatiche dei paesi di origine.



ADERISCONO: SIMM – Società Italiana Medicina delle Migrazioni,SIMET – Società italiana di medicina tropicale,Associazi one Askavusa – arci Lampedusa,Rete comuni solidali, ASGI Associazione studi giuridici italiani,Centro Astalli – Palermo.LILA Catania,Rete antirazzista catanese, ANLAIDS Sicilia,La terra di Balum – Associazione culturale. , IUP- Intercultural unity point, I Contemplari

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